PREFAZIONE ALLA RACCOLTA DI MARINA PRATICI
a cura di Rodolfo Vettorello
Qualcuno ha scritto che la poesia nasce col primo verso.
Al di là dell’ovvietà dell’asserto, il senso è che spesso da un primo verso venuto alla luce magari in maniera fortunosa per uno stimolo visivo, immaginativo o semplicemente musicale, a questo primo verso, ad esempio un imparisillabo breve, segue quasi naturalmente un altro verso ancora imparisillabo, come vuole la tradizione, ad esempio un endecasillabo, assecondando un meccanismo quasi automatico.
E’ l’avvio di una poesia.
A un facitore di versi, come la maggior parte di noi autori di secondo o terzo piano, basterà questo semplice avvio perché un banale pensiero possa prendere un’andatura lirica. Se poi si va ad attingere al proprio bagaglio di vocaboli più o meno poetici, a costrutti verbali collaudati, ecco che una poesia è praticamente confezionata.
Ho detto poesia semplicemente perché la scrittura verticale sarà quella della poesia e perché la musicalità sarà quella di chi conosce la tecnica e il lessico propri della materia.
Cosa rimane di troppe composizioni di questo genere, forse un sapore gradevole di tante parole accuratamente selezionate ma niente altro, una sensazione piacevole e dolce ma nulla di più.
Ci sono evidentemente anche modi differenti di fare poesia.
Ci sono altri tipi di Poesia. C’è un genere ad ispirazione globale, di natura olistica cioè non costruibile per porzioni giustapposte ma con i caratteri dell’integralità.
E questa è la Poesia dei Poeti. Una Poesia che non si costruisce a tavolino ma che viene direttamente dal profondo.
La Poesia dei Poeti differisce da quella dei facitori di versi per la sua necessità e la sua impellenza.
Diciamo che se la poesia dei secondi è come uno stillicidio lento di gocce del proprio sangue esistenziale, la Poesia dei Poeti è invece un fiotto di sangue che sgorga improvviso senza che lo si possa trattenere.
La Poesia di Marina è questo tipo di Poesia, Poesia di Poeta.
Non tradisce in nessun momento una origine tecnicistica e si sottrae con estrema abilità a qualunque controllo, tanto metrico che strutturale rispetto al linguaggio. E’ puro flusso di emozione contenuto entro gli argini di una cultura raffinata, di un controllo espressivo esigente, di un lessico accurato e preciso.
Non è spontaneità spavalda e irriverente come quella e di tanta avanguardia o come di quelli che vantano l’immediatezza dell’ispirazione a scusante di tanti errori, travisamenti, equivoci.
Tutto è chiaro e limpido ( al di là di tanti costrutti complessi e allusivi),l’emozione e il sentimento che sono filtrati attraverso la cultura e la raffinatezza dell’autrice arrivano sul foglio mediati da una coscienza critica forte e autorevole.
La Raccolta evidenzia ampliamente l’ambito culturale ed emotivo in cui Marina si muove e pur nella selezione strettissima delle liriche arriva al lettore la percezione netta di una Poesia Elevata, una Poesia che sfiora e spesso attinge all’eccellenza dei Grandi con l’ambizione di rappresentare un riferimento e un approdo per chi cerca nella Poesia non solo la gratificazione del momento ma lo stimolo per aprire la mente ai pensieri più elevati e complessi, con l’aiuto di una parola che apre le porte di un universo altrimenti irraggiungibile.
Rodolfo Vettorello
a cura di Rodolfo Vettorello
Qualcuno ha scritto che la poesia nasce col primo verso.
Al di là dell’ovvietà dell’asserto, il senso è che spesso da un primo verso venuto alla luce magari in maniera fortunosa per uno stimolo visivo, immaginativo o semplicemente musicale, a questo primo verso, ad esempio un imparisillabo breve, segue quasi naturalmente un altro verso ancora imparisillabo, come vuole la tradizione, ad esempio un endecasillabo, assecondando un meccanismo quasi automatico.
E’ l’avvio di una poesia.
A un facitore di versi, come la maggior parte di noi autori di secondo o terzo piano, basterà questo semplice avvio perché un banale pensiero possa prendere un’andatura lirica. Se poi si va ad attingere al proprio bagaglio di vocaboli più o meno poetici, a costrutti verbali collaudati, ecco che una poesia è praticamente confezionata.
Ho detto poesia semplicemente perché la scrittura verticale sarà quella della poesia e perché la musicalità sarà quella di chi conosce la tecnica e il lessico propri della materia.
Cosa rimane di troppe composizioni di questo genere, forse un sapore gradevole di tante parole accuratamente selezionate ma niente altro, una sensazione piacevole e dolce ma nulla di più.
Ci sono evidentemente anche modi differenti di fare poesia.
Ci sono altri tipi di Poesia. C’è un genere ad ispirazione globale, di natura olistica cioè non costruibile per porzioni giustapposte ma con i caratteri dell’integralità.
E questa è la Poesia dei Poeti. Una Poesia che non si costruisce a tavolino ma che viene direttamente dal profondo.
La Poesia dei Poeti differisce da quella dei facitori di versi per la sua necessità e la sua impellenza.
Diciamo che se la poesia dei secondi è come uno stillicidio lento di gocce del proprio sangue esistenziale, la Poesia dei Poeti è invece un fiotto di sangue che sgorga improvviso senza che lo si possa trattenere.
La Poesia di Marina è questo tipo di Poesia, Poesia di Poeta.
Non tradisce in nessun momento una origine tecnicistica e si sottrae con estrema abilità a qualunque controllo, tanto metrico che strutturale rispetto al linguaggio. E’ puro flusso di emozione contenuto entro gli argini di una cultura raffinata, di un controllo espressivo esigente, di un lessico accurato e preciso.
Non è spontaneità spavalda e irriverente come quella e di tanta avanguardia o come di quelli che vantano l’immediatezza dell’ispirazione a scusante di tanti errori, travisamenti, equivoci.
Tutto è chiaro e limpido ( al di là di tanti costrutti complessi e allusivi),l’emozione e il sentimento che sono filtrati attraverso la cultura e la raffinatezza dell’autrice arrivano sul foglio mediati da una coscienza critica forte e autorevole.
La Raccolta evidenzia ampliamente l’ambito culturale ed emotivo in cui Marina si muove e pur nella selezione strettissima delle liriche arriva al lettore la percezione netta di una Poesia Elevata, una Poesia che sfiora e spesso attinge all’eccellenza dei Grandi con l’ambizione di rappresentare un riferimento e un approdo per chi cerca nella Poesia non solo la gratificazione del momento ma lo stimolo per aprire la mente ai pensieri più elevati e complessi, con l’aiuto di una parola che apre le porte di un universo altrimenti irraggiungibile.
Rodolfo Vettorello