L’ETA’ DELLA PAURA MERAVIGLIOSA
nella lirica di Rodolfo Vettorello Erano gli anni che si andava, a notte, lungo le strade di periferia, in cerca di un superstite locale. Un po’ di vino rosso nel bicchiere al tavolino di quell’osteria, per fare l’alba. Poi di corsa a casa, dormire un’ora, poi di nuovo: via! Erano gli anni della timidezza, la malattia che fa tremare il cuore per il terrore folle di sbagliare. Tenersi lungamente per la mano al lume di una lampada discreta, farsi coraggio, col versare piano un ultimo bicchiere e quella voglia di bermela con gli occhi, lei che amo, traverso un vetro verde di bottiglia. |
RECENSIONE A CURA DI ANTONIO DONADIO
sulla poesia ricavata dalla Raccolta IN RIPETUTI SOFFI pubblicata come premio editoriale al Primo Classificato al Premio RHEGIUM JULII del 2012. |